Martedì 11 febbraio 2025 una scolaresca di sessanta allievi della scuola media Bettino Ricasoli, di Gaiole in Chianti, ha partecipato alla terza uscita per un’escursione paesaggistica-storico-culturale del progetto Passeggiando nella storia, un’iniziativa nata da un’idea da Duccio Incagli, professore di italiano, e Renzo Centri, guida escursionista, che avevano già vissuto questa esperienza qualche anno fa e che ebbe un ottimo riscontro fra gli allievi. Questo progetto vede coinvolta l’associazione Radici in Chianti, attenta alla conoscenza del territorio e alla sua divulgazione. “Il progetto Passeggiando nella storia fu presentato alla dirigente scolastica, Maria Antonia Manetta che l’approvò con grande entusiasmo. – Ha detto Duccio Incagli –, ed è stata una bellissima esperienza, grazie a Claudio Bonci, la nostra guida, che ha narrato in maniera fluida e coinvolgente e, soprattutto, mai pedante. Una giornata veramente interessante, sotto più aspetti: culturale, formativa, naturalistica, che è risultatasuperiore alle nostre aspettative. Anche noi professori abbiamo vissuto questa escursione con grande entusiasmo ignari che ci fossero tante bellezze, persino i ragazzi che sono nati qui non conoscevano alcuni luoghi con le loro storie e leggende.” Uno degli intenti del progetto Passeggiando nella storia è proprio calare la storia sul territorio, farle prendere forma e vita grazie al racconto di avvenimenti che si sono succeduti nel corso del tempo, sia che siano essi piccoli o grandi.

“Questa volta la passeggiata che abbiano fatto ha avuto come meta il castello di Meleto, appartenuto per secoli alla famiglia Ricasoli Firidolfi, succeduta a Guarnellotto de’ Mezzolombardi, primo signore del castello, – ha detto Claudio Bonci conoscitore delle storie del Chianti – i ragazzi prendevano appunti, ma ciò che ho notato è che non perdevano mai l’attenzione neanche durante il cammino che abbiamo intrapreso partendo dalla scuola la mattina alle 10.30 e lungo il quale abbiamo fatto alcune tappe, la prima alla Pieve di Spaltenna. Lì ho raccontato la differenza tra una Pieve e una chiesa, nella Pieve era presente la fonte battesimale e solo lì venivano celebrati i battesimi; e la leggenda del Crocifisso, che i ragazzi non conoscevano pur avendolo visto ogni volta che viene portato in processione a Gaiole.” Passo dopo passo, rigorosamente in fila indiana per i brevi tratti sulla strada asfaltata, il percorso si è snodato lungo sentieri e vigne, calcando le orme di coloro che vissero un territorio la cui ricchezza è fatta di gesta, di battaglie, di conquiste, di natura, di bellezza e di arte.

Ogni tappa è stata occasione di racconti in cui la storia non era più legata alla nozionistica delle pagine dei libri di scuola, bensì davanti agli occhi di un gruppo di ragazzi che, seduti sulla panchina gigante, ascoltavano la ricetta del vino Chianti Classico e la descrizione dei vitigni impiegati per ottenere quel “nettare degli déi” conosciuto in tutto mondo. Ricetta che fu studiata e stilata nel 1870 dal barone Bettino Ricasoli, colui che combatté per l’Unità d’Italia. Ed ecco che storia, enogastronomia e arte, in uno scambio fatto di domande e risposte tra i ragazzi e Claudio Bonci è stata l’occasione, nella visita dell’ex allevamento di Cinta Senese, nella proprietà del castello di Meleto, per parlare dell’affresco del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti (1338-1339), che si trova nel Palazzo Pubblico di Siena, in cui è rappresentato proprio il maialino della Cinta Senese. Quel narrare è stato un flusso che arrivato dal passato, passava nel presente per porre un seme nel futuro. Un’onda che ha coinvolto tutti, professori e allievi. ‘Camminando racconti la storia e cammini dentro la storia,’ un intento che ha trovato i ragazzi coinvolti in quanto hanno potuto vedere dal vivo ciò che gli era stato raccontato, osservare da vicino i tre stili del castello: medievale, barocco e rinascimentale; ascoltare l’acustica e vedere le scenografie del piccolo teatro voluto da Francesco Ricasoli nel 1742, ogni passo dentro le mura in pietra di quell’edificio consentirà loro di poter fare, quando studieranno sui libri di scuola, le connessioni.

“L’escursione ha trovato la sua conclusione con il pranzo a sacco al castello di Meleto, fornito dal servizio mensa grazie alla disponibilità del Comune di Gaiole che ha contribuito alla riuscita di questo progetto, con un occhio di riguardo per i ragazzi musulmani. Il rientro è stato alle 14.30 con il pulmino, e anche in questo i miei colleghi, i professori: llaria Secciani, Marzia Mencarelli, Pal Tünde, Atanasio Giakalis,ed io desideriamo ringraziare gli autisti che sono sempre molto disponibili.” Ha detto Duccio Incagli al termine del nostro incontro, invitandomi a partecipare alle prossime escursioni che saranno a Badia a Coltibuono, al castello di Brolio e infine a Barbischio. Un’occasione per godere delle meraviglie che il Chianti regala a tutti coloro che nutrono un po’ di curiosità per la storia, che amano la natura e che desiderano stupirsi, proprio come gli allievi della scuola Bettino Ricasoli di Gaiole in Chianti.
