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ANELLO Medioevale

Partenza: Ufficio Informazioni Turistiche Gaiole in Chianti

Uno dei percorsi irrinunciabili partendo da Gaiole in Chianti, che ci porta a visitare luoghi con alle spalle secoli di storia, dalle antichissime Pievi Romaniche al fascino del castello di Meleto.

La prima che incontriamo, partendo dal capoluogo, è la Pieve di Spaltenna.

Come le altre numerose Pievi che sui trovano all’interno del territorio gaiolese, la Pieve di Santa Maria a Spaltenna, nasce nel luogo di un’insediamento di origine romana, agli inizi del XII secolo, sostituendo per importanza quella di San Pietro in Avenano, che troveremo più avanti, sul nostro cammino,

Essa testimonia l’essenzialità e la semplicità tipiche dello stile romanico che rappresenta.

Tutto intorno si notano le strutture dell’antico convento e dei locali che nel Medioevo, ne fecero una importante fattoria con importanti possedimenti terrieri.

Oggi la struttura è sede di una delle più rinomate strutture ricettive del territorio. https://www.spaltenna.it/it/home

Proseguendo nel cammino ci immergiamo negli immensi vigneti che circondano la Pieve, costeggiandoli fino ad arrivare alla seconda Pieve, quella di San Pietro in Avenano, la più antica, purtroppo ridotta allo stato di rudere, dalla quale dobbiamo mantenere una distanza di sicurezza.

Pur non conoscendone l’anno della costruzione (se ne parla per la prima volta in un documento del 995) si sa per certo che sia una delle Pievi più antiche dell’intero Chianti, che si trovava ad un crocevia di importanti tracciati di origine etrusca, che attraversavano il territorio chiantigiano.

Con la costruzione della nuova pieve di Spaltenna, passò al titolo di canonica, contornandosi delle strutture, ancora ben chiaramente visibili, che accolsero l’attività di apostolato e di assistenza, specialmente ospitaliera. Transitando, con il sentiero, sul retro della canonica, si notano i resti dell’antico muro di cinta di età medioevale con i resti del grande portale che doveva fungere da accesso principale alla struttura.*

La chiesa che vediamo oggi è quella che venne fatta ricostruire, in puro stile gotico. da Giovan Battista Ricasoli, verso la metà del 1500.

Continuando tra i vigneti della società agricola del castello di Meleto, troviamo lo splendido ex palazzo signorile della famiglia Ricasoli e, attraversata la SP408 in località Molinlungo, costeggiamo un breve tratto del fiume Massellone, che attraversa tutta quella che in epoca medioevale era conosciuta come valle del Chianti.

Entrati nell’ennesimo vigneto della grande proprietà, iniziamo la salita impegnativa verso il castello che possiamo già vedere dal basso in tutta la sua maestosità.

Alla fine della salita incontriamo una delle Big Bench toscane , dalla quale si può godere di uno splendido panorama sulla valle del Massellone e vedere, in lontananza, gli altri castelli che delimitavano il confine tra la Repubblica senese e quella fiorentina che, per secoli, fecero il Chianti palcoscenico di scontri cruenti e sanguinosi.

Poche decine di metri e ci troviamo davanti la grandezza del castello di Meleto.

In origine di proprietà dei monaci benedettini della Badia a Coltibuono, dopo varie vicissitudini, passò, come molti altri luoghi dei dintorni, alla famiglia Ricasoli.

La struttura originaria, risalente all’XI secolo, era un baluardo di difesa del colle, identificabile soprattutto nella parte turrita al centro del complesso, che si trovava prossimo al citato confine tra le due repubbliche.

Solo dopo il 1529, dopo avere resistito all’ultimo attacco sferrato dalle truppe imperiali di Carlo V, il castello cessò la sua funzione di presidio militare ed inizio una nuova vita come villa residenziale estiva della famiglia Ricasoli che, attraverso vari restauri e rifacimenti, diedero al maniero l’aspetto che ancora oggi presenta. Da non perdere la visita al castello, allo splendido teatrino settecentesco e all’enoteca.

https://www.castellomeleto.it

Riscendiamo da Meleto sul versante rivolto verso Gaiole in Chianti ed, arrivati in prossimità della strada provinciale 408, svoltiamo a destra per immetterci in una strada bianca parallela al cosiddetto fosso della Nunziatina, per poi ricominciare a salire fino all’inizio di un nuovo vigneto, stavolta di proprietà dell’azienda agricola, azienda che raggiungeremo e dove potremo assaggiare i vini della propria produzione. https://verdimonti.com/

A questo punto non ci resta che prendere l’ultimo tratto di discesa che ci riporterà a Gaiole ed avremo terminato il nostro anello nel cuore del Chianti Storico.

*Fonte: San Piero in Avenano, una chiesa gotica del cinquecento- R.Stopani

  • Tipo: Percorso Escursionistico
  • Distanza: km.8,580
  • Museo Chianti Origo Gaiole
  • Difficoltà: Medio